Navigavo un po’ a casaccio le pagine di questo sito, ed ho trovato tanti articoli sulla storia di Roma, sui suoi maggiori poeti, sull’arte unica che la città ospita da sempre…Eppure Roma, dobbiamo dirlo sinceramente, è una città con tanti problemi e contraddizioni. Alcuni di questi problemi, davvero unici.

Ed è proprio uno di questi problemi ciò di cui volevo parlare in questo articolo. Si tratta di una questione per noi romani quasi imbarazzante ed infatti, forse sorprendentemente, ho trovato online pochissimi articoli a riguardo.
E’ qualcosa di cui chi non vive in questa città stenterà a credere. Eppure spero possiate fidarvi. Spero davvero di riuscire a trovare le giuste parole per spiegarvi questo nostro piccolo segreto.

Accade talvolta, in questa nostra amata città, un fenomeno davvero curioso, talmente particolare che potremmo definire “miracoloso”. Non prendetemi per un mistico…Non lo sono, lo giuro. E’ che quello che sto per raccontarvi risulta davvero difficile da credere, anche per chi, come me, come tutti i romani, lo ha vissuto in prima persona.

Bene, non voglio girarci troppo intorno, sto solo cercando le parole più adatte. Il punto è che talvolta, improvvisamente ed in modo sorprendente, a Roma accade che: “cade acqua dal cielo”. Ecco, questa è la verità.

So che la cosa può risultare difficile da capire, so anche che scrivendo cose del genere si rischia di non essere creduti, eppure è così.

Cosa ancora più particolare, questa acqua che da indefinite altezze si riversa sulla nostra amata città cade in modo assolutamente peculiare. Nel senso, non cade come l’acqua dei fiumi che scende dalle montagne, e neanche come un getto continuo come quando, ad esempio, apriamo il rubinetto. Cade come separata in piccole gocce, questa almeno, la mia empirica impressione. Queste “gocce d’acqua che cadono dal cielo” non cadono in una zona circoscritta, sembrano riempire l’intera città, l’intera superficie del cielo.

So che quasi tutti ormai mi avranno preso per un mitomane, eppure, posso assicurarvi che è davvero così. Ossia, non proprio così. Nel senso che in verità, anche se può sembrare assurdo, l’acqua non cade proprio su “tutta” la città, non sempre almeno. Talvolta ci sono zone in cui “cade acqua” ed altre zone in cui l’acqua invece non cade.

E’ complicato, capisco, ma provate ad immaginare lo stupore del romano che per la prima volta assiste a questo evento miracoloso. Ricordo con precisione, la prima volta che assistetti al curioso fenomeno. E’ stato emozionante, veramente. Ho pensato che fosse il cielo stesso a piangere. Ma oggi chiaramente, non posso più credere ad una cosa del genere.

Assieme ad i miei concittadini continuo a restare stupito di questo fenomeno assurdo, che pure deve avere qualche motivazione…

Tra l’altro, e qui temo veramente la vostra reazione, in alcuni casi la “caduta di acqua” viene accompagnata da fenomeni, se possibile, ancora più sconvolgenti.

Ci sono dei giorni in cui “il sole si scurisce” e l’aria viene rotta da boati inauditi, ancor prima che inizi a cadere l’acqua. Frastuoni, rumori spaventosi che scuotono l’animo in profondità. I boati talvolta proseguono a lungo, talvolta, fortunatamente, smettono dopo poco. Lo stesso avviene anche per l’acqua che precipita dall’alto. Certe volte cade ininterrottamente per ore, anche per giorni! Certe altre invece dura pochi minuti.

La cosa però che forse mi sconvolge più di ogni altra, ancora oggi, è questi eventi non sono mai identici tra loro. C’è sempre qualcosa che cambia, una volta si sentono prima i boati, e dopo l’acqua incomincia a scendere copiosa, certe volte l’acqua cade molto flebile, anche se il cielo non si oscura, altre volte ancora l’acqua sembra come indurirsi, come se fosse “di ghiaccio”…Si tratta insomma di un fenomeno sempre nuovo e davvero incomprensibile.

Provate a mettervi nei nostri panni, quando si verificano cose del genere. Voi cosa pensereste?

E certo è ben comprensibile la difficoltà dell’amministrazione locale nel contrastare questo fenomeno trascendentale. Se infatti talvolta viviamo questi eventi quasi come un privilegio, uno “spettacolo della natura”, molte altre volte degli eventi così sconvolgenti e straordinari creano molti disagi.

Per prima cosa il problema è che non si riesce mai bene a capire quando possa accadere, una cosa davvero fastidiosa. Ci sono volte che torniamo a casa completamente fradici!

Ho notato, non vorrei che fosse una mia impressione, che questo evento magico si verifica in particolar modo nei periodi più freddi. Ma non sempre, ovviamente. Ci sono per esempio giorni molto caldi in cui improvvisamente incomincia a cadere l’acqua, ed allo stesso modo talvolta l’acqua non cade anche in giornate molto fredde.

Ma oltre a questo, a cui ormai ci siamo abituati, i problemi sono davvero tanti ed anche molto gravi.

Pensate soltanto alle strade. Le strade si riempiono d’acqua e si formano come dei fiumiciattoli (talvolta fiumi veri e propri!) sul ciglio dei marciapiedi. Le macchine, ovviamente, sono costrette a rallentare ed in pochi minuti si creano file lunghissime. Alcune strade vengono addirittura chiuse completamente.

Insomma, quando cade molta acqua dal cielo, la città si paralizza completamente! Oltre a ciò se l’acqua continua a cadere accadono delle cose ancora più gravi, delle tragedie alcune volte.

Ed è in fondo questo il motivo per cui ho deciso alla fine di scrivere questo articolo. Ci sono giorni in cui alberi interi vengono sradicati, giorni in cui vere e proprie voragini si aprono sulle nostre strade. Si tratta, immagino che mi capiate, di eventi pericolosissimi che mettono in pericolo tutti noi romani.

Certo, di fronte a questo problema “dell’acqua che cade dal cielo” negli anni abbiamo provato a studiare delle soluzioni. Anche perchè, sono anni, forse secoli che Roma viene colpita da questo miracolo affascinante ma pericoloso.

Per prima cosa abbiamo familiarizzato con l’evento e penso ormai da tantissimi anni abbiamo creato una specie di linguaggio, credo di difficile comprensione per i non romani, con cui ci relazioniamo a questi eventi improvvisi ed eccezionali. La “caduta di acqua dal cielo” qui a Roma la chiamiamo “pioggia” e quando cade acqua dal cielo diciamo semplicemente: “oggi piove”. Parola curiosa che ormai è entrata nel lessico quotidiano.

I boati assordanti e spaventosi di cui vi parlavo prima li chiamiamo invece “tuoni”. Poi ci sarebbero anche i “fulmini”, ma credo di non essere in grado di spiegarvi anche cosa siamo soliti chiamare “fulmini”. In ogni caso non mi credereste.

Oltre ad aver dato dei nomi a questi eventi abbiamo cercato delle contromisure pratiche. Ne abbiamo adottate varie ma la più efficace continua a restare senza dubbio l’ “ombrello”.

Non sono sicuro di quando l’ombrello sia stato introdotto in realtà. C’è sicuramente da quando io sono nato, più di trent’anni quindi. Si tratta di un oggetto davvero utile.

In pratica l’idea, dovete riconoscerci una certa dose di genio, è stata quella di applicare ad un bastone una tela impermeabile di forma grossolanamente circolare. Tale tela è tenuta tesa da alcune asticelle mobili di vari materiali, spesso metallici. Queste asticelle vengono fatte scorrere sul bastone da una specie di cilindro bucato al centro, infilato sul bastone.

Mi accorgo in realtà di quanto sia difficile da descrivere tale oggetto rivoluzionario…Per noi ormai è un oggetto di uso comune! Ne avrete sicuramente visti quando se siete venuti in visita alla città!

Gli ombrelli certo sono fondamentali, ma senza dubbio non risolutivi.

Giungo quindi a conclusione di questo articolo, sperando che almeno alcuni di voi siano riusciti a credermi.
Voglio chiedervi: cosa fareste voi se foste romani? E’ giusto che solo la nostra città debba occuparsi di risolvere eventi tanto straordinari? Le spese per la protezione dei cittadini di fronte ad eventi di tal fatta, è giusto che cadano solo sulle spalle dei romani?

Pensate cosa accadrebbe se piovesse, non so, anche a Varese…