centauroIl legame tra i romani e le loro motociclette è molto forte, radicato e saldo. La passione per le moto è diffusa d’altronde ad ogni latitudine della penisola, praticamente in ogni contesto. I grandi successi sia delle case produttrici che dei singoli piloti a livello sportivo ne sono la manifestazione più lampante. Epifenomeno di un “movimento” motociclistico che coinvolge in varie forme moltissime persone.

Ad attrarre le persone verso verso le due ruote sono moltissimi fattori diversi e certamente anche un particolare, e generalmente ben controllato, “rischio” che sembra intrinseco al mezzo. E’ il leggero brivido del dover mantenere l’equilibrio, pur continuando a muoversi, anche a ritmi sostenuti.

Anche essere sicuri in moto è però qualcosa di veramente importante. E negli anni, così almeno sembrerebbe da una osservazione attenta ma comunque “dall’esterno” di questo movimento motociclistico complessivo, sembra sia tendenzialmente aumentata e l’abilità di guida media dei motociclisti amatoriali e l’attenzione verso la sicurezza sia propria che degli altri guidatori.

Non credo di esagerare dicendo che il vero centauro è molto lontano dallo stereotipo dello spericolato avventuriero. I motociclisti sono spesso tra i più attenti nella cura del proprio veicolo e nel rispetto delle norme di sicurezza sia quelle citate dal codice che quelle del buon senso. Per certi versi i centauri più appassionati sono i veri alfieri di un garbato savoir-faire in strada, veramente raro nella nostra città.

Tanto che nel corso degli anni si è sviluppata una attenzione particolare verso la sicurezza, quasi una passione che spinge i centauri ad essere meticolosi ed informati quando si tratta di scegliere il corretto equipaggiamento per sé e per la propria moto.

Tant’è che l’industria che ruota attorno alla produzione della moto è particolarmente variegata e per nulla trascurabile anche a livello di fatturato. Dai guanti ai caschi, dalle tipologie di gomme alle tute, dalle ginocchiere alle parti del motore; è davvero difficile trovare altri settori in cui il concetto di sicurezza è entrato in modo così marcato nell’idea stessa dell’attività. La manutenzione del proprio veicolo e la scelta dell’equipaggiamento più funzionale sono parte essenziale dell’essere motociclista.

Harleysti, ducasti o triumphisti che siano, sembra che tra le tante differenze un ritratto generico del centauro amatoriale abbia anche dei punti in comune: velocità, certo, ma tanta esperienza, curiosità ed attenzione.
In fondo il motociclista è sempre un po’ sportivo e un po’ meccanico, un po’ sbruffone e un po’ cavaliere.