Un antico adagio mediatico: gli italiani investono nel mattone. E’ difficile però capire quanto questa frase aiuti realmente a comprendere la situazione italiana. Tale frase ed i suoi corollari sono spesso accompagnati da una serie di considerazioni che ci fanno apparire probabilmente più tradizionali di quanto in realtà siamo.

Tante volte, in televisione e sui giornali, si è provato a far passare questa caratteristica come una stravaganza culturale, legata in fondo ad una mentalità arretrata e poco adatta alla contemporaneità.

Confesso però di non essere mai riuscito a capire per quale motivo voler possedere una casa debba essere considerata una anomalia.

interno di una casa

Dobbiamo aggiungere che il dato più noto a riguardo, secondo cui l’80% degli italiani possiede una abitazione, è stato probabilmente male interpretato. Il dato è frutto di una elaborazione del 2012 dell’Agenzia delle Entrate su dati ISTAT; elaborazione che però afferma che il 78,2% delle famiglie vive in una casa di proprietà.

Piccolo dettaglio in cui si annida il demonio. Conoscete, per caso, qualche ragazzo che vive in una casa di proprietà della propria famiglia (ma non sua)?

Quanto alla nostra città, è noto, per lunghi anni in molti hanno ritenuto fosse meglio accendere un mutuo per l’acquisto della prima casa piuttosto che pagare un affitto. Niente di strano, in realtà.

Roma è in Italia probabilmente la città con gli affitti più alti in assoluto. I dati a riguardo raccontano di una Capitale solitamente piazzata al secondo posto, dopo Milano, tra le città con gli affitti più alti. C’è da dire però che il prezzo medio a Roma cala per gli affitti delle vaste periferie, Torre Angela, Ponte di Nona, Corcolle…Zone che di fatto sono lontane dal centro quanto molti paesini da Milano.

Oggi trovare anche solo un monolocale nel centro storico per meno di 600-700 euro è praticamente impossibile.

La situazione è meno rosea di quanto ci potrebbe far pensare la percentuale di italiani proprietari di casa. A Roma la questione è particolarmente sentita anche in virtù di un altro nostro primato non molto lusinghiero: siamo tra le città con il più alto numero di immobili vuoti, sia pubblici che privati.

Il combinato disposto di questi elementi ha fatto nascere un grande numero di movimenti che lottano per il “diritto alla casa” e che frequentemente compiono delle occupazioni abusive di queste case vuote.

Insomma, c’è poco da elogiare gli italiani per la saggezza di aver comprato casa. C’è tanto da lavorare ché la città è una polveriera.