Il Templum Pacis o Foro della Pace venne fatto costruire dall’imperatore Vespasiano nel 71 d.c.. Era dedicato alla “pace” avvenuta dopo le guerre giudaiche e al successivo periodo di stabilità in oriente.

Foro della Pace

La forma del foro – situato accanto al foro di Augusto – era quasi quadrata, 110×105 metri. È il terzo foro imperiale in ordine cronologico e fu il più esteso fino a quando non venne costruito quello di Traiano.
Il ritrovamento della forma urbis severiana ci ha permesso di capire la pianta del foro e la sua collocazione precisa.

Il foro della pace era costituito da portici su tre lati, in quello centrale sorgeva il tempio dedicato alla Pace, con sei colonne in facciata. Le colonne erano in granito rosa d’Egitto con basi di capitelli corinzi.

Dentro al tempio, nella cella, era situata la statua della Pax, che probabilmente rappresentava una figura femminile seduta.

Lo spazio centrale del foro era costituito da un giardino con sei strutture di euripi, canalette che creavano giochi d’acqua e che avevano funzione di fontane, probabilmente circondate da fiori e piante.

Questo tipo di giardino fu preso a modello di bellezza ed eleganza per altri edifici pubblici e per i giardini interni delle case nobiliari romane.

Le ultime analisi archeologiche hanno riscontrato la presenza di una biblioteca anche se non si conosce la sua esatta collocazione. La presenza della biblioteca è confermata dal ritrovamento di alcune statue, una di marmo del filosofo Crisippo, l’altra in avorio di Settimio Severo, in atteggiamento filosofico. Dentro la biblioteca c’erano sicuramente opere letterarie sia di autori greci che latini.

Il foro veniva utilizzato anche per esporre statue e dipinti, come fosse un museo. Plinio il vecchio racconta che dentro al tempio erano collocate opere antiche di singolare importanza.
Sopra i basamenti rinvenuti durante gli scavi, erano incisi i nomi degli scultori greci, a testimonianza dell’esposizione delle opere e dell’interesse culturale della famiglia Flavia.

Gli ambienti che affiancavano l’aula di culto potevano avere diverse funzioni. Quelli orientali sono ora coperti da via dei Fori Imperiali, fatta costruire da Mussolini durante il fascismo. Quelli occidentali furono, uno occupato dalla chiesa dei Santi Cosma e Damiano voluta Papa Felice IV, l’altro è oggi visibile grazie a degli scavi archeologici che l’hanno riportato alla luce.

Il ritrovamento dei frammenti della forma urbis severiana, ed altri frammenti della forma urbis di Ottaviano rinvenuti nel lato occidentale del foro, fanno supporre che proprio nell’area occidentale fosse collocato un ufficio legato al catasto.

Il foro della Pace– come gli altri fori – aveva la funzione di organizzare ed amministrare la città, tuttavia il foro della pace si differenziava dagli altri fori per il suo aspetto sostanzialmente culturale.
L’attenzione per l’arte e la cultura – testimoniate dal foro della Pace – ci aiutano a comprendere le linee guida della politica di Vespasiano.