Il sette è il numero mitico di Roma. Esso ricorre numerose volte nella storia di Roma antica. Sette sono i colli, come sette furono i re di Roma. Nella tradizione pagana erano sette le Cose fatali dalle quali dipendevano le sorti di Roma: l’Ago di Cibele, la Quadriga dei Vejenti, le Ceneri di Oreste, lo Scettro di Priamo, il Velo d’Ilione, il Palladio e gli Ancili. Sette erano anche i Colossi: Apollo sul Campidoglio, Giove in Campo Marzio, Apollo nella biblioteca di Augusto, altri due Giove in Campidoglio, Nerone nel Colosseo e Domiziano nel Foro Romano.
Alcune cariche pubbliche furono composte dal numero sette: i septemviri, le sette corti dei vigiles (“vigili del fuoco”), i sette epulones.
Anche alcune costruzioni ricordano il “numero magico”: il Septizodium e le Sette Sale di Traiano.
Anche la Roma cristiana conservò la mitica esistenza del numero sette. Sette sono i sacramenti, le Sette Chiese e la chiesa di Santa Maria dei Sette Dolori. Poi ci sono le località di Settebagni e di Settecamini sulla Tiburtina, di Sette Bassi presso Cinecittà, di Sette Fratte e Settefrati, un paesino medievale presso Frosinone.