Cinema e teatro

Cinema e teatro a Roma

Vittorio Alfieri – Bruto II – Atto quarto – Scene prima e seconda

CASSIO, CIMBRO. CIMBRO Quant’io ti dico, è certo: uscir fu visto Bruto or dianzi di qui; turbato in volto, pregni di pianto gli occhi, ei si avviava ver le sue case. Oh! potrebbe egli mai cangiarsi?… CASSIO Ah! no. Bruto ama Roma; ed ama la gloria, e il retto. A noi verrá tra breve, come il promise. In lui, piú che in me stesso, credo, e mi affido. Ogni suo detto, ed opra, d’alto cor nasce; ei della patria sola…

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Vittorio Alfieri – Atto terzo – Scena seconda

BRUTO, CESARE. BRUTO Cesare, antichi noi nemici siamo: ma il vincitor sei tu finora, ed anco il piú felice sembri. Io, benché il vinto paia, di te men misero pur sono. Ma, qual che il nostro animo sia, battuta, vinta, egra, oppressa, moribonda, è Roma. Pari desir, cagion diversa molto, tratti qui ci hanno ad abboccarci. A dirmi gran cose hai tu, se Antonio il ver narrommi; ed io pure alte cose a dirti vengo, se ascoltarle tu ardisci. CESARE…

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Vittorio Alfieri – Bruto II – Atto terzo – Scena prima

CESARE, ANTONIO. ANTONIO Cesare, sí; fra poco a te vien Bruto in questo tempio stesso, ove a te piacque gli arroganti suoi sensi udir pur dianzi, e tollerarli. Il riudrai fra breve da solo a sol, poiché tu il vuoi. CESARE Ten sono tenuto assai: lieve non era impresa il piegar Bruto ad abboccarsi or meco; né ad altri mai, fuorché ad Antonio, darne osato avrei lo incarco. ANTONIO Oh! quanto duolmi, che a’ detti miei tu sordo ognor, ti…

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Vittorio Alfieri – Bruto II – Atto secondo – Scena terza

BRUTO, CICERONE, CASSIO, CIMBRO. CICERONE Sí tardo giunge a cotant’alto affare Bruto?… BRUTO Ah! primiero io vi giungea, se tolto finor non m’era… CIMBRO E da chi mai? BRUTO Pensarlo, nullo il potria di voi. Parlarmi a lungo volle Antonio finora. CICERONE Antonio? CASSIO E il vile satellite di Cesare otteneva udienza da Bruto? BRUTO Ebbela, e in nome del suo Cesare stesso. Egli abboccarsi vuol meco, ad ogni patto: a lui venirne m’offre, s’io il voglio; o ch’egli a…

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Vittorio Alfieri – Bruto II – Atto secondo – Scena seconda

CASSIO, CICERONE, CIMBRO. CASSIO Tardo venn’io? Ma pure, non v’è per anco Bruto. CIMBRO In breve, ei giunge. CASSIO Me qui seguir volean molti de’ nostri: ma i delatori, in queste triste mura, tanti son piú che i cittadini omai, che a tormi appieno ogni sospetto, io volli solo affatto venirne. Alla severa virtú di Cimbro, e del gran Tullio al senno, e all’implacabil ira mia, sol basti aggiunger ora la sublime altezza dello sdegno di Bruto. Altro consiglio puossi…

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Vittorio Alfieri – Bruto II – Atto secondo – Scena prima

CICERONE, CIMBRO. CICERONE Securo asilo, ove di Roma i casi trattar, non resta, altro che questo… CIMBRO Ah! poco ne resta a dir; solo ad oprar ne avanza. In tuo nome invitati ho Cassio e Bruto a qui venirne; e qui saranno in breve. Nulla indugiar, fia il meglio; al sol novello corre (ahi pur troppo!) il suo periglio estremo la patria nostra. CICERONE È ver, che indugio nullo piú non ponendo egli al disegno iniquo, la baldanza di Cesare…

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Vittorio Alfieri – Bruto II – Atto Primo – Scena Prima

CESARE, ANTONIO, CICERONE, BRUTO, CASSIO, CIMBRO, SENATORI. Tutti seduti. CESARE Padri illustri, a consesso oggi vi appella il dittator di Roma. È ver, che rade volte adunovvi Cesare: ma soli n’eran cagione i miei nemici e vostri, che depor mai non mi lasciavan l’armi, se prima io ratto infaticabilmente a debellargli appien dal Nilo al Beti non trascorrea. Ma al fin, concesso viemmi, ciò che bramai sovra ogni cosa io sempre, giovarmi in Roma del romano senno; e, ridonata pria…

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Bruto II – Vittorio Alfieri – Dedica e personaggi

Tragedia pubblicata l’anno della Rivoluzione francese, 1789, narra delle Idi di marzo. AL POPOLO ITALIANO FUTURO. Da voi, o generosi e liberi Italiani, spero che mi verrá perdonato l’oltraggio che io stava innocentemente facendo ai vostri avi, o bisavi, nell’attentarmi di presentar loro due Bruti; tragedie, nelle quali, in vece di donne, interlocutore e attore, fra molti altissimi personaggi, era il popolo. Ben sento anch’io, quanto era grave l’offesa, di attribuire e lingua, e mano, e intelletto, a chi (per…

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Petrolini – La canzone delle cose morte

La canzone delle cose morte è una delle più note canzoni di Petrolini. Tra le molte reinterpretazioni, anche quella di Gigi Proietti che potete vedere nel video in fondo. Il testo, divertentissimo, si apre con una “stilettata” ai critici, tipica di Petrolini. Numerose sono le riprese di Dante, modificato in chiave ironica. Testo de La canzone delle cose morte di Petrolini Signore e signori, so che molti supercritici dopo essersi divertiti a sentirmi, vanno dicendo: “Sì, ma in fondo dice…

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Petrolini – Canzone guappa

‘A canzoni de’ guappi, dei camurristi, dei malandrini napulitani: Fronn’e limone neh fronn’e limone non voglio fa’ cchiù ammore non so’ cchiù bbuono nun te vulevo mo che m’hai lassato ‘e femmene so’ tutte scellerate pe’tte nun saccio cchiù c’aggia lassà i’ teng’a punizione so’ stato carcerato tutto pe’ mezzo tujo i’ sto murenno ccà   E tiretireticche e tiretireticca tutti gli uommene hann’angrassà e tiretireticche e tiretiretacche tutt’e femmene hann’a crepà Arruculella mia Arruculella facimmo pace che ssi troppo…

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