Poesia e narrativa

Trilussa – La ricetta maggica

La ricetta maggica, tratta da Acqua e vino del 1944 Rinchiuso in un castello medievale, er vecchio frate co’ l’occhiali d’oro spremeva da le glandole d’un toro la forza de lo spirito vitale per poi mischiallo, e qui stava er segreto, in un decotto d’arnica e d’aceto. E diceva fra sé: – Co’ st’invenzione, che mette fine a tutti li malanni, un omo camperà più de cent’anni senza che se misuri la pressione e se conserverà gajardo e tosto còr…

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Vittorio Alfieri – Bruto II – Atto quarto – Scena Terza

ANTONIO, CASSIO, BRUTO, CIMBRO. ANTONIO In traccia, o Bruto, io vengo di te: parlar teco degg’io. BRUTO Favella: io t’ascolto. ANTONIO Ma, dato emmi l’incarco dal dittatore… BRUTO E sia ciò pure. ANTONIO Io debbo favellare a te solo. BRUTO Io qui son solo. Cassio, di Giunia a me germana è sposo; del gran Caton mio suocero, l’amico era Cimbro, e il piú fido: amor di Roma, sangue, amistá, fan che in tre corpi un’alma sola siam noi. Nulla può…

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Vittorio Alfieri – Bruto II – Atto quarto – Scene prima e seconda

CASSIO, CIMBRO. CIMBRO Quant’io ti dico, è certo: uscir fu visto Bruto or dianzi di qui; turbato in volto, pregni di pianto gli occhi, ei si avviava ver le sue case. Oh! potrebbe egli mai cangiarsi?… CASSIO Ah! no. Bruto ama Roma; ed ama la gloria, e il retto. A noi verrá tra breve, come il promise. In lui, piú che in me stesso, credo, e mi affido. Ogni suo detto, ed opra, d’alto cor nasce; ei della patria sola…

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Vittorio Alfieri – Atto terzo – Scena seconda

BRUTO, CESARE. BRUTO Cesare, antichi noi nemici siamo: ma il vincitor sei tu finora, ed anco il piú felice sembri. Io, benché il vinto paia, di te men misero pur sono. Ma, qual che il nostro animo sia, battuta, vinta, egra, oppressa, moribonda, è Roma. Pari desir, cagion diversa molto, tratti qui ci hanno ad abboccarci. A dirmi gran cose hai tu, se Antonio il ver narrommi; ed io pure alte cose a dirti vengo, se ascoltarle tu ardisci. CESARE…

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Belli – Lustrissimi: co’ questo mormoriale

Sonetto del 1818 – 1819 di Giuseppe Gioacchino Belli: Lustrissimi co’ questo mormoriale 
 v’addimando benigna perdonanza 
se gni fiasco de vino igni pietanza
 non fussi stata robba pella quale. Sibbè che pe’ nun essece abbonnanza
 come ce n’è piú mejjo er carnovale,
 o de pajja o de fieno, o bene o male
 tanto c’è stato da rempí la panza. Ma già ve sento a dí: fior d’ogni pianta,
 pe la salita annamo e pe la scenta,
 famo li sordi,…

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Vittorio Alfieri – Bruto II – Atto terzo – Scena prima

CESARE, ANTONIO. ANTONIO Cesare, sí; fra poco a te vien Bruto in questo tempio stesso, ove a te piacque gli arroganti suoi sensi udir pur dianzi, e tollerarli. Il riudrai fra breve da solo a sol, poiché tu il vuoi. CESARE Ten sono tenuto assai: lieve non era impresa il piegar Bruto ad abboccarsi or meco; né ad altri mai, fuorché ad Antonio, darne osato avrei lo incarco. ANTONIO Oh! quanto duolmi, che a’ detti miei tu sordo ognor, ti…

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Vittorio Alfieri – Bruto II – Atto secondo – Scena terza

BRUTO, CICERONE, CASSIO, CIMBRO. CICERONE Sí tardo giunge a cotant’alto affare Bruto?… BRUTO Ah! primiero io vi giungea, se tolto finor non m’era… CIMBRO E da chi mai? BRUTO Pensarlo, nullo il potria di voi. Parlarmi a lungo volle Antonio finora. CICERONE Antonio? CASSIO E il vile satellite di Cesare otteneva udienza da Bruto? BRUTO Ebbela, e in nome del suo Cesare stesso. Egli abboccarsi vuol meco, ad ogni patto: a lui venirne m’offre, s’io il voglio; o ch’egli a…

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Vittorio Alfieri – Bruto II – Atto secondo – Scena seconda

CASSIO, CICERONE, CIMBRO. CASSIO Tardo venn’io? Ma pure, non v’è per anco Bruto. CIMBRO In breve, ei giunge. CASSIO Me qui seguir volean molti de’ nostri: ma i delatori, in queste triste mura, tanti son piú che i cittadini omai, che a tormi appieno ogni sospetto, io volli solo affatto venirne. Alla severa virtú di Cimbro, e del gran Tullio al senno, e all’implacabil ira mia, sol basti aggiunger ora la sublime altezza dello sdegno di Bruto. Altro consiglio puossi…

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Vittorio Alfieri – Bruto II – Atto secondo – Scena prima

CICERONE, CIMBRO. CICERONE Securo asilo, ove di Roma i casi trattar, non resta, altro che questo… CIMBRO Ah! poco ne resta a dir; solo ad oprar ne avanza. In tuo nome invitati ho Cassio e Bruto a qui venirne; e qui saranno in breve. Nulla indugiar, fia il meglio; al sol novello corre (ahi pur troppo!) il suo periglio estremo la patria nostra. CICERONE È ver, che indugio nullo piú non ponendo egli al disegno iniquo, la baldanza di Cesare…

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Trilussa – Nummeri

Nummeri è tratta da Acqua e vino del 1944. Un dialogo immaginario tra l’uno e lo zero. Conterò poco, è vero: – diceva l’Uno ar Zero – ma tu che vali? Gnente: propio gnente. sia ne l’azzione come ner pensiero rimani un coso vôto e inconcrudente. Io, invece, se me metto a capofila de cinque zeri tale e quale a te, lo sai quanto divento? Centomila. È questione de nummeri. A un dipresso è quello che succede ar dittatore che…

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