Primavera è una poesia del 1938, tratta Acqua e vino.

Er sole che tramonta appoco appoco
sparisce fra le nuvole de maggio
gonfie de pioggia e cariche de foco:
cento ricordi brilleno in un raggio,
cento colori sfumeno in un gioco.
 
Sur vecchio campanile der convento
nun c’è la rondinella pellegrina
che canta la canzona der momento:
però, in compenso, romba e s’avvicina
un trimotore da bombardamento.