ponte Sisto

Pochi romani non hanno mai visto ponte Sisto. Uno dei ponti più famosi della città se non altro perchè è il ponte che porta a piazza Trilussa, uno dei ritrovi per eccellenza a Trastevere. Specie di notte.
Una birra con gli amici, un incontro galante, passeggiate solitarie…ponte Sisto accoglie molte storie nelle notti romane.

Il “Sisto” che ha dato il nome al ponte, è Papa Sisto IV che lo fece costruire tra il 1473 e il 1479 su un più antico ponte romano. Il primo ponte costruito in quel punto risale probabilmente all’epoca augustea. Il ponte odierno, secondo Vasari, è stato progettato da Baccio Pontelli, architetto ed ebanista fiorentino. Sembra che però oltre alla testimonianza di Vasari non vi sia molto altro a testimoniare l’attribuzione che resta quindi dubbia.

Questa “fotaccia” scattata l’altra sera permette di vedere le quattro arcate che danno forma e sostegno al ponte. Si vede anche, nel pilone centrale, l’ “occhialone”, il grosso foro centrale.

ponte Sisto di notte

Non è solo una abbellimento estetico. Il foro infatti permette di far diminuire la pressione dell’acqua sul ponte in caso di piena.

E’ uno dei metodi empirici che qui a Roma usiamo per misurare il livello d’acqua del Tevere. Quando la piena giunge all’occhialone, è il caso di attrezzarsi per eventuali straripamenti.

Il ponte nelle sere meno fredde dei fine settimana è un viavai continuo di gente; lo troverete spesso occupato da ragazzi più o meno sobri che scherzano o suonano e da venditori, più o meno autorizzati, di cibo e bibite. Un piccolo spazio per una chiaccherata o per ammirare le luci notturne sul lungotevere però lo si trova (quasi) sempre.

Non è probabilmente uno dei posti da visitare per forza, ma se ci venite a trovare a Roma tanto un giro a piazza Trilussa lo farete sicuro, allora vi consigliamo di affacciarvi un attimo da questo vecchio ponte per vedere il fiume che scivola dolce verso Castel Sant’Angelo. Noi romani ci siamo affezionati.

Il Tevere visto da ponte sisto