Tra i tanti sonetti del Belli esplicitamente polemici contro il Papa e la Chiesa romana, questo merita sicuramente una posizione di rilievo.
A dire del grande poeta romanesco, l’alternarsi dei Papi sul soglio pontificio rappresenta un cambiamento solo apparente, la sostanza resta la stessa. E dopo le prime tre o quattro settimane di novità ed innovazioni, le cose resteranno le stesse…
Nei secoli dei secoli…
Senti, senti Castello come spara!
Senti Montescitorio come sona!
È sseggno ch’è ffinita sta caggnara,
E ’r Papa novo ggià sbenedizziona.
Bbe’? cche Ppapa averemo? È ccosa chiara:
O ppiú o mmeno, la solita canzona.
Chi vvòi che ssia? Quarc’antra faccia amara,
Compare mio, Dio sce la manni bbona.
Comincerà ccor fà aridà li peggni:
Cor rivotà le carcere de ladri,
Cor manovrà li soliti congeggni.
Eppoi, doppo tre o cquattro sittimane,
Sur fà de tutti l’antri Santi-Padri,
Diventerà, Ddio me perdoni, un cane.
2 febbraio 1831