Il quartiere della Garbatella è uno dei più caratteristici e belli di Roma. Costruito dopo la prima guerra mondiale ha una storia molto particolare.

La prima pietra, ancora oggi visibile, è stata posta dal re Vittorio Emanuele III in piazza Benedetto Brin il 18 febbraio del 1920.

Il quartiere ospita alcune chiese, come tutti i quartieri di Roma, del resto.

La chiesa dei Santi Isidoro ed Eurosia, nota come “chiesoletta”, è sicuramente una delle più importanti. Edificata nel 1818 da Monsignor Niccolò Maria Nicolai si trova nell’odierna via delle Sette Chiese.

L’intervento del 1818 ha trasformato un antico casale del XVI secolo, rendendolo edificio di culto dedicato ai Santi Isidoro ed Eurosia.

Si tratta di due santi legati all’agricoltura ed alla terra in senso lato.

Isidoro era un agricoltore spagnolo a cui vennero attribuiti poteri portentosi. Stando alla leggenda i campi di Isidoro vennero arati da degli angeli, in modo da lasciare al futuro santo il tempo di pregare. Altro “miracolo” attribuitogli è quello del pozzo. Isidoro l’agricoltore avrebbe, pregando, fatto risalire le acque di un pozzo in cui era caduto un bambino facendo così risalire il bimbo, salvandolo dalla morte. Venne canonizzato nel 1622 da Gregorio XV.

Eurosia è invece il nome greco di Dobroslava, nata nell’864 a Bayonne. Figlia del duca di Boemia, la futura santa rimase orfana in giovane età e venne cresciuta dal duca di Boriboy e dalla moglie, cristiani ferventi. Non possiamo ripercorrere le alterne vicende della ragazza, che ebbe una vita decisamente sfortunata. La sua santità deriva da un episodio legato al suo violento martirio da parte dei saraceni, avvenuto a sedici anni. Sembra infatti che durante il martirio si addensarono nubi minacciose ed un fulmine cadde vicino alla santa. Dopo la morte della ragazza si scatenarono tuoni, lampi e fulmini violenti. Incominciò una grandinata furiosa che mise in fuga i saraceni ed una voce dal cielo disse: «Sia dato a Lei il dono di sedare le tempeste, ovunque sia invocato il suo nome!».

Ciò lega Eurosia, divenuta santa due anni dopo, agli eventi atmosferici ed alla grandine in modo particolare.

La chiesa ha un aspetto semplice, rurale. Sul timpano è posta un’iscrizione che ci permette di conoscere la data di fondazione.

All’interno le opere di maggiore fama sono sicuramente tre bozzetti in gesso ritenuti da molti del Canova. Uno di essi rappresenta la Vergine col Bambino e San Giovanni Battista. Si tratta di una tematica ricorrente nella storia dell’arte e reinterpretata in moltissimi modi. Ne mostriamo alcuni.

Dipinse il soggetto, ad esempio Tiziano, in un dipinto noto come Madonna col Bambino, Giovanni Battista e un santo, conservato ad Edimburgo:

Tizaino, Madonna col Bambino, Giovanni Battista e un santo, 1514 circa, National Gallery of Scotland (Edimburgo)

Tizaino, Madonna col Bambino, Giovanni Battista e un santo, 1514 circa, National Gallery of Scotland (Edimburgo)

Nella galleria dell’Accademia di Firenze è invece conservato Madonna col bambino, due angeli e Giovanni Battista di Botticelli.

Botticelli,  Madonna col Bambino, due angeli e Giovanni Battista, 1468-1470 circa, National Gallery (Londra)

Botticelli, Madonna col Bambino, due angeli e Giovanni Battista, 1468-1470 circa, National Gallery (Londra)

Questa è invece la Madonna col Bambino tra i santi Giovanni Battista e Maria Maddalena di Mantegna (National Gallery di Londra).

Madonna col Mantegna, Bambino tra i santi Giovanni Battista e Maria Maddalena, 1500, National Gallery (Londra)

Madonna col Mantegna, Bambino tra i santi Giovanni Battista e Maria Maddalena, 1500, National Gallery (Londra)

Sempre di soggetto religioso anche gli altri due bozzetti attribuiti al Canova, anch’essi nella Chiesa di Sant’Isidoro ed Eurosia, alla Garbatella. Si tratta di il Salvatore che accoglie tra le braccia i fanciulli e di San Giovanni Battista che battezza Gesù Cristo. Quest’ultimo tema, è anch’esso chiaramente stato reinterpretato infinite volte nella storia dell’arte. Ve ne mostriamo due, lo splendido Battesimo di Cristo di Leonardo e Verrocchio alla Galleria degli Uffizi:

Leonardo - Verrocchio et al., Battesimo di Cristo, 1475 - 1478, Galleria degli Uffizi (Firenze)

Leonardo – Verrocchio et al., Battesimo di Cristo, 1475 – 1478, Galleria degli Uffizi (Firenze)

e il Battesimo di Cristo di Piero della Francesca (National Gallery a Londra):

Piero Della Francesca, Battesimo di Cristo, 1440 - 1460, National Gallery (Londra)

Piero Della Francesca, Battesimo di Cristo, 1440 – 1460, National Gallery (Londra)

Se non altro la curiosità per questi tre bozzetti potrebbe spingervi a visitare la piccola chiesa della Garbatella.

L’interno è molto semplice, con navata unica e quattro finestre laterali che assicurano alla chiesa una discreta illuminazione.

Particolare è il marmo policromo con cui è stato realizzato l’altare.

La chiesa, ha una storia piuttosto semplice. Dopo la realizzazione, realizzata come detto nel 1818, ha comunque subito alcuni interventi di modifica. Il più rilevante è del 1952.

Nel ’52 infatti, attorno alla chiesa è stata edificata un altra chiesa, per rispondere alle esigenze di culto degli abitanti della zona. Si tratta di una chiesa dedicata a San Filippo Neri. Oggi entrambe fanno parte di una stessa parrocchia, gestita dalla Confederazione dell’oratorio San Filippo Neri.