Continuiamo a pubblicare canzoni tradizionali di Roma. In questa lista non può sicuramente mancare Pe’ lungotevere (Frapiselli/Balzani). Canzone romanesca molto famosa e reinterpretata da molti cantanti. In fondo trovate la versione di Gabriella Ferri, quella di Claudio Villa (che nel video canta anche Ammazete oh’ e Semo tutti Roma) e quella di Lando Fiorini, trovate su YouTube.
La canzone descrive l’atmosfera tipica di lungotevere, di un lungotevere che fu, ovviamente.
Sono due strofe alternate dal ritornello, melodico e romantico. Anche i non romani dovrebbero comprendere il testo senza problemi.
Reggere er moccolo significa in pratica fare il terzo incomodo. Moccolo è la candela che “moccola”, sgocciola cera. L’espressione dovrebbe derivare dal rito del matrimonio ebraico che in una delle sue fasi prevede la celebrazione del matrimonio sotto un baldacchino (chuppah o huppah). Tradizionalmente al rito, sotto al baldacchino, poteva essere ammesso anche il fratello maggiore dello sposo che, appunto, reggeva un cero.

Testo di Pe’ Lungotevere

Quanno c’è ‘r sole cò quer manto d’oro
pè tutto Lungotevere è ‘na festa!
Li regazzini giocheno tra loro
le madri se li stanno a rimirà
quanta tranquillità! Ma ammalappena
spunta la prima stella: se cambia scena.

Là sotto l’arberi de Lungotevere
le coppie fileno, gli schiaffi voleno…
si nun sei pratico de regge moccoli
pè Lungotevere nun ce passà!

Io m’aricordo sempre a San Lumino
cò li lampioni a gasse de ‘na vorta
se dava quarche sordo a ‘n regazzino
de corsa te l’annavaveno a smorzà
mò quelli posti poco illuminati
de prima sera già sò accaparati!

Là sotto l’arberi de Lungotevere
le coppie fileno, gli schiaffi voleno…
si nun sei pratico de regge moccoli
pè Lungotevere nun ce passà!

Video

http://www.youtube.com/watch?v=YKq3-Rqn6Jw